La grande domanda è: "Sono gli impianti dentali giusti per me?"
La seguente sezione sugli impianti dentali descriverà i fattori che contribuiscono al successo implantare e le domande più frequenti dei pazienti tra cui:
In linea generale, se i denti sono stati persi si è un candidato per gli impianti dentali. E’ importante essere in buona salute poiché vi sono alcune condizioni e malattie che possono colpire gli impianti dentali. Ad esempio, il diabete non controllato, il cancro, le radiazioni alle mascelle, il fumo, l'alcolismo, o la malattia parodontale non controllata che può attaccare gli impianti dentali anche se si fonderanno con il vostro osso.
E’ importante che il vostro dentista sappia tutto sul vostro stato di salute, passato e presente, conosca tutti i farmaci che si stanno assumendo, anche quelli senza prescrizione a base di erbe o farmaci da banco.
Dove e come gli impianti saranno posizionati richiede una valutazione dettagliata del sistema stomato-gnatico in generale ed in particolare della funzione dei denti da sostituire. Ciò richiederà la compilazione di records che includono i modelli di studio della bocca, la registrazione della chiusura dei denti in partenza e radiografie specialistiche, come la tomografia computerizzata (TC dentascan o Cone beam), che possono includere anche scansioni in 3D.
Progettare la chirurgia con l'aiuto di una rappresentazione computerizzata, infatti, assicura che gli impianti dentali possono essere collocati nella giusta posizione nell'osso.
L’osso ha bisogno di stimoli per mantenere la sua forma e la sua densità.
Nel caso dell’osso alveolare che circonda e supporta i denti, la stimolazione necessaria viene dai denti stessi. Quando un dente è perso, la mancanza di stimolazione causa la perdita di osso alveolare. Vi è una diminuzione del 25% di larghezza di osso durante il primo anno dopo la perdita dei denti e una diminuzione complessiva dell’altezza nel corso dei prossimi anni.
Più denti sono persi, più la funzione masticatoria è persa e dunque la stimolazione stessa. Questo comporta alcuni problemi particolarmente gravi sia estetici che funzionali, in particolare nelle persone che hanno perso tutti i loro denti. Dopo che l’osso alveolare è perso anche l'osso sottostante, l’osso basale comincia a riassorbirsi.
Al momento della perdita dei denti o della loro rimozione (estrazione) l’innesto osseo immediato (rigenerazione post-estrattiva dell’alveolo), può contribuire a preservare il volume osseo necessario per il posizionamento fututro dell'impianto. Sono disponibili a tutt’oggi, valide tecniche chirurgiche per rigenerare (ricrescere) l’osso che è stato perso, per fornire la sostanza ossea necessaria per l’inserzione chirurgica degli impianti. Bisogna però ricordare che il miglior modo per il mantenimento dell’osso mandibolare o mascellare è l’inserimento immediato degli impianti stessi.
In effetti, la ragione principale per considerare gli impianti dentali in sostituzione dei denti mancanti è che l’osso ha bisogno di stimoli per rimanere sano. Infatti, poichè gli impianti dentali si fondono con l’osso alveolare (osteointegrazione), così si stabilizzano e prevengono l'ulteriore perdita ossea.
Il riassorbimento è un processo normale e inevitabile in cui l’osso midollare viene perso perché non è più di supporto o non è più collegato a denti. Solo gli impianti dentali possono fermare questo processo e preservare l'osso.
Ci vuole un team odontoiatrico per valutare e pianificare il posizionamento dell'impianto dentale e del successivo restauro (la realizzazione di corone, ponti o dentiere che si attaccano in cima agli impianti e sono visibili in bocca).
Il team odontoiatrico è costituito da un dentista specialista (un parodontologo, un chirurgo orale o un dentista generale con formazione avanzata in chirurgia implantare); un dentista restauratore, che pianifica e inserisce i restauri dei denti; ed un tecnico di laboratorio - odontotecnico che li realizza.
L'inserimento degli impianti dentali richiede una procedura chirurgica in cui i canali di precisione sono creati nella mandibola attraverso frese di diametro e lunghezza crescente, spesso utilizzando una guida chirurgica. Gli impianti sono poi inseriti delicatamente nei siti creati (alveolo artificiale) in modo che siano in intimo contatto con l'osso. Essi richiedono generalmente da due a sei mesi per fondersi con l'osso prima di poter supportare i restauri dentali ad essi collegati. In casi eccezionali il dentista specialista provvederà al carico immediato del restauro dentale ovvero contemporaneo all’inserimento dell’impianto dentale stesso.
Impianto poi tappo di guarigione poi moncone poi restauro: questa è generalmente la sequenza temporale.
Singolo dente in sostituzione: Immediatamente (allo stesso tempo che un impianto viene inserito) o dopo un periodo di guarigione, un moncone è collegato all'impianto. Si tratta di un dispositivo che "appoggia" o unisce l'impianto ad una forma del dente chiamata una corona, che sostituisce in funzione la parte del dente che si vede in bocca.
La corona su misura, che il laboratorio odontotecnico sarà responsabile di produrre dopo progettazione del dentista, si abbinerà perfettamente ai vostri denti esistenti. La corona personalizzata è cementata o avvitata sul moncone per mantenersi permanentemente in posizione. Una volta che la corona è al suo posto, dovrebbe essere indistinguibile dai denti naturali.
Più denti in sostituzione: Come nel caso della sostituzione di un singolo dente, i tappi di guarigione temporanei possono essere immessi su più impianti fino alla fase di guarigione completa. Dopo la guarigione, i monconi permanenti sono collegati agli impianti. Essi si possono connettere a corone su misura o ponti di corone che un laboratorio dentale ha fabbricato per abbinarli ai vostri denti esistenti. Nella fase finale, il ponte che andrà a sostituire più denti, è cementato o avvitato sui monconi che a loro volta sono avvitati agli impianti dentali.
I denti sono stati sostituiti senza disturbare i denti sani accanto a loro, e la perdita di tessuto osseo è stata arrestata.
Protesi rimovibili – dentiera a supporto implantare:
Le protesi mobili sono spesso utilizzate per sostituire i denti, le ossa e la perdita della gengiva, fornendo così il supporto per lo scheletro facciale, le labbra e le guance. Una nuova protesi può avere che delle clip in posizione sugli impianti dentali o una barra fresata individualizzata che può essere fabbricata per creare forza e sostegno aggiuntivo per il restauro. Varianti di design sono spesso legate alla densità ossea e al numero di impianti posizionati; il dentista discuterà di queste opzioni durante la vostra consultazione. Un vantaggio significativo di una protesi rimovibile su impianti è che facilita la pulizia degli impianti dentali ed ha un costo più contenuto.
Se tutti i denti inferiori mancano, a seconda della progettazione del restauro rimovibile, da due a sei impianti possono essere utilizzati per sostenere una protesi totale inferiore. Se tutti i denti superiori sono mancanti, un minimo di quattro impianti può essere utilizzato per supportare una protesi superiore.
Denti naturali e impianti dentali possono avere lo stesso aspetto, e anche la stessa funzione, sono simili ma molto diversi. Le differenze più importanti sono nel modo in cui rispetto all’osso circostante, rispondono alla malattia parodontale, e di conseguenza la loro manutenzione nonchè riparazione.
I Denti si attaccano all'osso circostante da un legamento periodontale ("peri" – attorno) costituiti da fibre di collagene che si uniscono nel dente da un lato e dall'altro dell’osso. Gli impianti dentali, invece, si fondono direttamente all'osso. I tessuti gengivali si attaccano anche alla radice di un dente attraverso le fibre collagene come descritto sopra. Tuttavia, i tessuti gengivali si possono attaccare solo alla superficie in titanio degli impianti dentali.
I denti sono suscettibili di carie e necessitano,talvolta, di una terapia canalare; gli impianti dentali sono in metallo e non si cariano né presentano un canale radicolare. I denti possono essere sensibili alla malattia parodontale, mentre gli impianti dentali possono essere suscettibili a perimplantite, una risposta infiammatoria del biofilm batterico dei tessuti circostanti l'impianto, che può provocare la disintegrazione dell'osso attorno all'impianto stesso.
Le corone implantari e le altre protesi per la sostituzione dei denti sono costruite per essere sistemi fail-safe (rimpiazzabili). Esse sono rimovibili e sostituibili (solo dal dentista), in modo che se per un danno o un’usura si presentasse, la necessità di una sostituzione, ciò può essere ottenuto senza influenzare l'impianto sottostante osteo-integrato.
Tuttavia, gli impianti hanno bisogno di manutenzione. È importante praticare una buona igiene orale quotidiana, comprese spazzolatura e filo interdentale per controllare biofilm batterico. E 'anche importante il controllo del vostro dentista. Speciali strumenti sono necessari per pulire gli impianti dentali per non danneggiare la superficie di metallo e i i tessuti gengivali. Il dentista avrà bisogno di monitorare le protesi almeno due volte l’anno, per assicurarsi l'integrità dell’osteointegrazione e che la corona o protesi, i ponti o dentiere funzionino adeguatamente e stabilmente.